falcone borsellinoGiovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati due magistrati italiani che combatterono contro la mafia. Le vite di Falcone e Borsellino risultano intrecciate sin dall’inizio. Nacquero entrambi a Palermo e furono amici sin dall’infanzia. Nel settembre del 1957 Giovanni si trasferì a Livorno per frequentare l’Accademia Navale, ma la abbandonò per studiare Giurisprudenza a Palermo, dove si laureò con 110 e lode nel 1961. Paolo optò subito per gli studi di legge, ma mentre frequentava l’università suo padre morì. Nonostante le difficoltà economiche della famiglia, anche lui si laureò  con 110 e lode a soli 22 anni. Finiti gli studi, Borsellino iniziò la sua carriera nel tribunale di Enna come uditore giudiziario, mentre Falcone si trovava a Palermo e si occupava di processi in cui l’accusa era quella di associazione mafiosa. Lì cominciò la loro lunga ed estenuante lotta alla mafia, che si concluse con un tragico epilogo.

In un pomeriggio di maggio, pochi minuti prima delle 18:00, un’esplosione distrusse 100 metri si asfalto dell’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi e la piccola città di Capaci. Cinque quintali di tritolo vennero posizionati sotto la strada e fecero volare due auto. Era il 23 maggio 1992 quando Giovanni Falcone, simbolo della lotta alla mafia morì, insieme alla moglie e a 3 uomini della scorta.

Borsellino dopo la morte del suo compagno continuò la lotta contro le cosche. Un giorno d’estate decise di andare a trovare la madre che abitava a Palermo, in via Mariano D’Amelio. Erano le 16:58 del 19 luglio quando, in piena città, esplose un’ autobomba che lo uccise insieme ai 5 uomini della  sua scorta.

albero falconeAbbiamo scelto questo argomento perché è importante ricordare la morte dei due eroi, ma soprattutto conoscere ciò che hanno fatto durante la loro vita. Nonostante conoscessero i rischi del loro lavoro sono andati avanti nella lotta alla mafia per far crescere i bambini e i ragazzi come noi liberi e ogni giorno gliene dovremmo essere grati.

Rebecca Costantini e Giulia Carosi, 2A