bambino isolatoCon la professoressa di alternativa abbiamo fatto un esperimento con le emozioni. La prof. ci ha fatto vedere una foto con disegnato dei bambini in cerchio ed uno escluso. Poi ha chiesto a turno cosa significasse quell’immagine per noi.

Inventandosi una scusa ha mandato fuori dall’aula un’alunna per la quale era impossibile che un bambino potesse essere preso in giro da tutti gli altri, dandoci modo di accordarci. Al rientro di questa ragazza abbiamo fatto finta di prenderla in giro. Lei siccome è molto sensibile si è messa a piangere, così le abbiamo subito detto che si trattava di una finzione per dimostrarle che un solo bambino può essere preso in giro da un gruppo di persone. La prof. l’ha chiamata alla cattedra in modo che potesse raccontare davanti a tutti come si fosse sentita in quel momento. Da quelle parole noi abbiamo capito cosa si prova ad essere presi in giro. Dopo il racconto di questa ragazza alcuni compagni della classe hanno riportato esperienze simili. Il nostro era uno “scherzo” ma ci sono ragazzi e ragazze che vivono realmente episodi di bullismo che li portano all’isolamento, alla paura di raccontare, alla vergogna. Lo scopo di questo “esperimento” era di mettersi nei panni di questi ragazzi per cercare di capire cosa si provi ed essere disposti sempre ad ascoltare ed aiutare.

LUISA ALLEGRINI, ERICA GIULIANI 1 A