In questi primi giorni di scuola, con la nostra professoressa Cavallaro, abbiamo studiato la Poesia, un infinito di emozioni espresso in poche parole, e ho scoperto che essa è stata capace di cambiarmi. In classe abbiamo iniziato a parlare di Poesia in modo forse diverso e insolito, con un approccio più “da grandi”, cioè non dovevamo leggere una testo poetico sulle pagine di un libro, come abbiamo fatto altre volte in passato, ma ci veniva chiesto di ascoltare una canzone di Jovanotti dal titolo”A te”, che mi è piaciuta moltissimo; ne abbiamo analizzato il testo, lo abbiamo smontato, punto per punto, alla ricerca delle figure retoriche utilizzate dai grandi poeti.
Appena ci è stato chiesto di comporre la prima poesia sono andata nel panico perché non avevo nessuna idea di come si facesse, ma dopo poco tempo, esercitazione dopo esercitazione, mi sono accorta che mi veniva spontaneo scrivere versi poetici, trasmettendo emozioni e stati d’animo. È accaduto che mi sono impegnata sempre più, non solo perché mi piaceva scrivere poesie, ma anche perché volevo rendere fiera me stessa e chi ascoltava le mie creazioni. Quando in classe venivano lette le mie poesie i miei compagni si complimentavano con me, anche a casa i miei genitori, e ciò mi rendeva felice e allo stesso tempo realizzata. Riuscivo bene a fare qualcosa, qualcosa che non mi sarei mai aspettata di saper fare. La poesia mi ha trasmesso tanto: mi ha fatto capire che possono bastare anche poche parole, che abbiano un significato profondo, per esprimere ad una persona ciò che si prova e che si sente intimamente. Ammetto che mi ha cambiata in meglio, ho iniziato a scrivere come non avevo mai scritto, mi ha dato una forza tale che non avevo mai avuto, certe volte mi ha fatto piangere e altre sorridere, ma la cosa più importante è che sento che mi ha fatto crescere.

Sulla riva del mare

poesia mareSulla riva del mare
mi sono fermata ad osservare
un mare limpido e cristallino,
giocherellone come un bambino.

Dietro, il sole esplode con i suoi colori,
come se da una gabbia dovesse venir fuori.
Le nuvole si sfumano dolcemente
e io le guardo attentamente.

Sull’acqua un riflesso lontano
che si spegne piano piano,
in cielo l’oscurità prende il sopravvento
ed ecco un confuso affannamento.

Veronica Pierella III A

La neve

poesia neve

La neve scende
bianca come il latte,
con un sorriso che splende
anche nella notte.

La neve è soffice come un cuscino
e scende piano da quel cielo appuntito,
tuffiamoci insieme mano nella mano,
stringimi a te piano piano.

Nel luccichio noi siamo dispersi,
e a tornare a casa poco ci pensi.
Che bella la neve, piena di un non so che,
che mi fa sentire la persona più serena che c’è.

La neve che corre sui tetti delle case,
state tranquilli, inciampa ma non cade.
A voi dedico questa poesia,
neve, stelle, pura magia.

Sara Di Pippo III A