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Il progetto “La selva urbana di Jesi” o FVP (flora, vegetazione, paesaggio) ci è stato proposto dalla prof.ssa Paola Filipponi ed ha coinvolto tutte le classi terze del nostro Istituto. Durante il primo incontro la relatrice ci ha illustrato le finalità e le varie fasi di realizzazione attraverso un’interessante presentazione Power Point, alla quale farà seguito la nostra visita in loco per osservare direttamente la flora presente nel Fosso Piccitù.

Di seguito pubblichiamo la relazione sul progetto scritta dalla nostra compagna Melisa Ioana Capota della classe 3^A.

 La Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la terra e si misura a livello di geni, di specie, di popolazione ed ecosistemi. La diversità genetica consiste nel patrimonio genetico degli organismi ed è determinata dalla ricombinazione delle quattro basi che costituiscono il DNA. La biodiversità di specie raggruppa tutti gli organismi che sono omogenei dal punto di vista genetico e che si possono accoppiare tra loro. La diversità biologica è un bene, ma l’equilibrio che si era instaurato è stato danneggiato dall’azione dell’uomo determinando la scomparsa di specie, non accompagnata dalla sostituzione di nuove. Di conseguenza l’evoluzione può sfruttare al massimo le sue potenzialità negli ambienti lontani dall’attività umana.ruota Tuttavia, a volte, si hanno casi estremi in cui la natura vince sull’urbanizzazione dell’uomo: è il caso del Fosso Piccitù che si trova proprio nella nostra città.

Questo fosso ha ispirato un progetto intitolato “La selva urbana di Jesi” o FVP (flora, vegetazione, paesaggio).che ha il fine di salvaguardare e tutelare questo patrimonio ricchissimo e vario di specie naturali affinché diventi un luogo pubblico fruibile da chiunque cerchi ” tranquillità a portata di mano” oltrechè un luogo di studio ed osserva zione delle piante che vi crescono.

Il progetto prevede la partecipazione di diverse scuole, sia superiori, sia medie:

  • l’IIS Pieralisi che si occupa di curare l’ Ecologia del sito,
  • l’IIS Salvati che si occupa della Pedologia del sito,
  • l’IIS Galilei che si occuperà delle schede didattiche e dell’erbario delle specie,
  • l’IC Federico II che si occuperà della diffusione delle informazioni.

Il progetto è nato per riabilitare e riqualificare il Fosso Piccitù ed ha sei obiettivi:

  • recuperare un’area urbana abbandonata e degradata;
  • salvaguardare e valorizzare la naturalità del territorio;
  • contribuire alla diffusione di conoscenze sull’ecosistema;
  • realizzare un parco naturalistico didattico, ” La selva urbana”;
  • contribuire alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità vegetale e animale;
  • contribuire allo sviluppo della Rete Ecologica Marchigiana e della Rete Natura 2000;

Con le azioni promosse dal primo e secondo obiettivo, il progetto vuole rendere il fosso accessibile a tutti, ripulendolo dalle sporcizie presenti e aprendo varchi e sentieri per poter passeggiare liberamente mantenendo al contempo la vegetazione che si è sviluppata negli anni in modo autonomo in base alle condizioni di luce, temperatura ed acqua.fosso

Con il perseguimento degli altri obiettivi si vogliono diffondere le conoscenze sui tre livelli della FVP attraverso le schede botaniche e l’erbario, facendo si che chiunque sia interessato a visitare il fosso abbia l’opportunità di scoprire ed imparare facendo quindi diventare il sito naturale un vero e proprio luogo di studio.