Il giorno di Pasqua molte persone, non volendo lavorare, vanno a pranzo al ristorante. La mia famiglia invece segue la tradizione, cucinando a casa i piatti tipici della cucina marchigiana, quindi il pranzo di Pasqua è ricco di diverse pietanze che usano i prodotti di stagione del territorio.

MENU’ DI  PASQUA-  antipasto: pizze al formaggio, lonza, salami fatti in casa e frittata con le erbe; primo piatto:  cannelloni ripieni di spinaci e ricotta; secondo piatto: agnello arrosto, fritto e in fricassea ( fragascè) accompagnato da verdure miste fritte; dolce: colomba e uova di Pasqua. Il pranzo è un momento di aggregazione: tutta la famiglia parla insieme e si diverte, si raccontano aneddoti e ci si scambiano battute. Il pranzo è di collaborazione, ad esempio le nonne cucinano le pizze e la fricassea, che richiedono una preparazione particolare ed impegnativa, mentre mamma prepara il resto e i giovani apparecchiano la tavola. A tutti consiglio una ricetta semplice:

Frittata con le erbe amare

Ingredienti per quattro persone:

8 uova di gallina;

un mazzetto di erbe ( mentrasto, aglio novello, maggiorana, prezzemolo);

sale quanto basta.

Preparazione: lavare le erbe, tritarle finemente e cuocerle su una padella antiaderente con un filo d’olio ed un po’di sale, fintanto sbattere energicamente le uova in una terrina aggiungendo un filo di sale. Quando le erbe sono appassite aggiungere l’uovo e completare la frittata.

Buon Appetito!!

Bona Pasqua

Domà è Pasqua e festa famo

la scola è chiusa e a casa restamo!

C’è chi ‘rmane e c’è chi parte

chi sta insieme e che se sparte.

Pe’ i monelli piccoletti

è ‘na gran festa tutti ‘ss ovetti:

ovi piccoli e coloradi,

ovi grossi e pitturadi,

se po sceje la sorpresa,

pur con ‘na bona spesa,

de Star Wars o Masha e Orso,uovo-di-pasqua-pulcino

co’ le firme e col concorso,

col cioccolado fondente o al latte

ce fa diventà matte!

La sorpresa è spesso deludente

per fortuna ce risolleva ‘l “fondente”.

Bona Pasqua noi te famo

pace e amore t’auguramo

giorni belli e serenità

pe’ ‘na Pasqua de bontà!

Agnese