cervi1Sabato 28 aprile, noi alunni delle classi seconde e terze, siamo andati in aula magna per incontrare un signore molto importante, Adelmo Cervi, che ci ha raccontato la sua storia. Suo padre, di nome Aldo e i suoi sette fratelli erano anti-fascisti e per questo, il 28 dicembre del 1948, furono fucilati dalle milizie fasciste. Quando questo accadde, Adelmo aveva pochi mesi, per questo le vicende di suo padre e dei suoi zii gli furono raccontate dagli altri parenti.

In famiglia erano tutti contadini, mezzadri per la precisione, residenti in un grosso podere a Gattatico, provincia di Reggio Emilia.

Ci sono rimaste impresse nella mente due immagini che rappresentavano la famiglia Cervi: nella prima, c’era il nonno di Adelmo e tutti i suoi figli, mentre nell’altra c’erano sono donne con tanti bambini ed un signore molto anziano al centro. Le foto ci sono piaciute molto, perché secondo noi rappresentano l’unione della famiglia, ma anche, e tristemente, ciò che ne era rimasto dopo il massacro dei sette giovani uomini.

La famiglia Cervi

La famiglia Cervi

Adelmo ha scritto anche un libro, dove racconta la sua storia e quella dei suoi: si   intitola  ” Io che conosco il tuo cuore” e, durante l’incontro, ne sono stati letti alcuni brevi brani.

Sono state dedicate molte canzoni ai fratelli Cervi, tra cui “La pianura dei sette fratelli”, scritta dai Gang, che vi invitiamo ad ascoltare. A loro è stato dedicato anche un film, “I sette fratelli Cervi”, uscito in Italia nel 1968, con Gian Maria Volontè tra gli interpreti.

Per noi questa esperienza è stata molto importante ed è stato interessante scoprire particolari  in più sulla Resistenza, fondamentale periodo della storia italiana, dai racconti di una persona che lo ha vissuto da vicino.

Adelmo Cervi durante l'incontro

Adelmo Cervi durante l’incontro

Samuele, Giulia e Simona, 2A