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Quest’anno ci ha lasciato un grande uomo nato a Mvezo, Sudafrica nel 1918.Lui è Nelson Mandela. Si trasferì nella città di Johannesburg a poco più di vent’anni e aderì da subito alla lotta contro il regime sudafricano dell’apartheid, entrando a far parte dell’Africa National Congress. La madre lo spinge a studiare e a 21 anni entra all’Università per neri di Fort Hare, studia inglese, antropologia e legge; adora ballare. Si laurea nel 1943.Mandela è eletto capo dei giovani dell’African National Congress (Anc) e lì comincia la sua lunga lotta all’apartheid.  A causa di ciò fu arrestato e condannato come traditore dello stato; rimase in carcere fino al 1990, quando venne rilasciato per le pressioni del popolo sudafricano. Nel 1991 venne eletto presidente dell’Africa National Congress e inizia la sua campagna per l’abolizione completa del regime di apartheid, nel 1994 venne eletto presidente del Sudafrica. Negli anni di governo riesce a realizzare il suo obiettivo: l’eliminazione dell’apartheid. Nel 1993 gli fu consegnato il premio Nobel per la pace. Dobbiamo ricordarlo per la sua grande forza di volontà e una delle citazioni che più ci fanno riflettere è: -Mentre camminavo oltre la porta, verso il cancello che mi avrebbe portato alla libertà, sapevo che se non avessi lasciato la mia amarezza e il mio rancore dietro di me, sarei stato ancora in prigione.- Questa frase contiene un grande insegnamento: perdonare i nostri nemici ci rende liberi. Durante i ventisette anni passati in prigione Mandela non si arrese mai,  non si sentiva imprigionato mentalmente e dentro di lui rimase viva la forza di combattere contro le ingiustizie. Nel 1985  il regime, sapendo di non poterlo eliminare senza scatenare rivolte e la protesta delle organizzazioni internazionali, gli offre la libertà in cambio della rinuncia alla lotta. Lui RIFIUTA. Per questo noi stimiamo molto quest’uomo, per il coraggio e la volontà di dedicare tutta la sua vita alla difesa dei diritti civili e dei principi democratici.

Nelson Mandela è un eroe per il suo popolo e un esempio per tutta l’umanità.

Gaia Pigliapoco, Silvia Pinzo e Eva Girini