“Fare poesia è dipingere il mondo con colori sempre nuovi.

Comporre poesia è scavare nella vita di ogni giorno per scoprire tesori nascosti.

Leggere una poesia è assaporare il gusto delle parole.”

 

Noi alunni della classe 2D ci siamo cimentati nella scrittura poetica di vari argomenti.

Nel mese di gennaio, in concomitanza con la giornata della memoria, la professoressa Cavallaro ci ha raccontato, per non dimenticare, quello che è avvenuto in Germania al tempo della  Shoah. Abbiamo anche visto un video ed è stato davvero commovente, ci sentivamo il cuore in gola. Le emozioni, però, vanno sempre condivise e manifestate, così la Professoressa ci ha chiesto di racchiudere i nostri sentimenti in uno scritto. Quale miglior modo esiste se non quello di scrivere una poesia?

Ecco, vi presentiamo alcuni nostri elaborati…Buona lettura!

27/01/2018                                                                    poesie shoa                                                                          

27 gennaio.

Una data conosciuta

in tutto il mondo.

Chissà perché…forse per delle

gare invernali o per un evento?!

No…

Una data che appena la si sente il cuore si frantuma;

una data priva di allegria,

ma piena di speranza,

una data soffocata nel fumo,

una data difficile da dimenticare,

una data colma di occhi lucidi.

Uomini, donne e bambini hanno visto persone bruciare con i propri occhi,

mentre solo qualche giorno prima avevano visto il fuoco ardere nel camino

Serena Orofino

 

GIORNO DELLA MEMORIA

C’erano uomini, donne e ragazzini.

C’erano vecchi e mamme con bambini.

E oltre ai lavori forzati,

c’erano anche uomini sporchi e malati.

 

Venivano afflitti da pensieri ed esistenze troppo corte.

Attese palpitanti in promessa di morte.

Era un insieme di cuori spezzati,

racchiusi da dei lunghi fili spinati.

 

C’erano visioni di tramonti per quelli ancora vivi,

e la voglia di guardare il cielo, puro,

senza essere soffocato dalla tristezza.

 

Tu, invece, che ne hai la fortuna,

prova una volta che ti senti infelice,

a guardare il cielo quando il tempo è così bello.

 

Tu, guardalo finché potrai,

perché è grandioso  poterlo vedere,

senza timori e senza la paura di morire un attimo dopo.

 

E tornerai ad essere felice…

Nancy Ferrari

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

Qui, dove gli alberi morirono.

Qui, in questo posto orribile.

Qui, dove non mangiavano.

Qui, dove lavoravano senza sosta.

Qui, dove venivano umiliati.

Qui, sono stati sfruttati.

Qui, sono state vittime di esperimenti.

Qui, sono morti nelle camere a gas.

Gaia Pittori

 

RICORDI NEL VENTO

Il corpo è troppo debole,

non ti reggi in piedi.

Anche piangere fa male,

anche soffrire porta dolore.

 

E intanto lasciamo correre,

ci dimentichiamo di ricordare,

dedichiamo solo un minuto

a quelle che sono state milioni di vite.

 

E tutto quello che rimane

è un semplice vento

caldo di anime piene di speranza.

Ma quando ti passa tra le ossa,

riesci ancora a sentire i lamenti

di un bimbo che muore.

 

Il vento non ha mai smesso

di soffiare.

Continua a girare portando ricordi

incisi nell’ombra.

Agnese Angelelli

 

IL SOGNO DI UN EBREO

Credevo di non possedere abbastanza,

ma avevo tutto e anche quel che avanza.

Pensavo al meglio e desideravo troppo,

senza sapere che poi sarei diventato storpio.

 

A stroncare il mio sogno loro hanno pensato,

sono venuti e via mi hanno portato,

con la scusa che fossero migliori,

una parola sbagliata e “boom!” eri fuori.

 

Mai avrei immaginato tanti orrori,

vedere la tua gente morta lasciata lì fuori.

Non importa se fossi bravo o disubbidiente,

eri comunque merce impotente.

 

Ricordami sempre, oh, uomo del futuro,

anche se tu sarai sempre al sicuro

e quanto ho scritto sia un ammonimento .

Gaia Falappa