Il giorno 12 giugno, in piazza delle Monnighette, noi alunni della IIA abbiamo presentato dei cortometraggi visionati a scuola durante la partecipazione al progetto “Ka – Nuovo Immaginario Migrante”. In questo primo incontro abbiamo raccontato agli spettatori tutto ciò che avevamo capito riguardante questi bellissimi corti animati. Abbiamo presentato sette cortometraggi internazionali:

michel, mattia e sashaIl primo che abbiamo presentato è stato “The fruits of clouds” progettato da Katerina Karahnkova nel 2017 nella Repubblica Ceca. Esso dura circa dieci minuti. Il corto parla di una piccola creatura che si avventura in una foresta buia e paurosa.

 

Il secondo cortometraggio è stato “Link”, lara, jacopo, marcoprogettato da Robert Lobel nel 2017, in Germania. Esso dura circa sette minuti. Il corto parla di due persone che hanno diversi interessi, ma sono collegati dai loro capelli.

arely, fabioIl terzo cortometraggio è stato “La Nostra Storia”, progettato da Lorenzo Latrofa nel 2018, in Italia. Esso dura circa quattro minuti. Si differenzia dagli altri cortometraggi perché è presente anche una voce narrante. Le immagini mostrano il viaggio e la vita di un africano arrivato nel nostro paese, mentre la storia narrata racconta la vita di un italiano che nel dopoguerra va a vivere in Argentina. Le storie sono sovrapponibili. Questo corto è stato vincitore del premio Migrarti nel 2017.

Il quarto cortometraggio presentato è stato “Balcony”, samuele, simona, rebeccaprogettato da David dell’Edera nel 2016, in Ungheria. Esso dura circa sei minuti. In un quartiere abbandonato, le persone sembrano avere atteggiamenti di individualismo, ma poi arriva un signore che con un urlo, successivamente unito a quello dei condomini, riesce a scuotere, anche se per pochi secondi, tutto il quartiere.

tony, martina, soamiIl quinto cortometraggio è stato “About a Mother”, progettato da Dina Velikovskaya nel 2015, in Russia. Esso dura circa sette minuti. Questo corto parla di una madre dai lunghissimi capelli neri che ha tre figli. Quest’ultimi, quando crescono, devono abbandonare la madre per lavoro. Successivamente tutti e tre chiedono aiuto alla madre per vari motivi e lei per assecondare le loro richieste perde tutti i capelli. Alla fine del corto i capelli ricrescono, ma sono di colore bianco.

Il sesto cortometraggio è stato “Sog”, MATTIA, GIULIA, ISABELLAprogettato da Jonatan Schwenk nel 2017 in Germania. Esso dura circa dieci minuti. In questo corto alcuni cavernicoli inizialmente sono incuriositi dal lamento strano dei pesci rimasti incastrati negli alberi, ma successivamente iniziano a lanciare contro di loro dei sassi e dopo un po’ cercano di bruciarli. Un cavernicolo si distingue dagli altri perché cerca di aiutare i pesci. Il corto si conclude con i quest’ultimi che ritornano al loro ambiente naturale e con i cavernicoli che spingono nell’acqua il loro compagno che cercava di aiutare questi animali indifesi.

suela, alessia, leonardoIl settimo e ultimo cortometraggio presentato è stato “Buonanotte”, progettato da Caterina De Mata nel 2017, in Italia. Esso dura circa tre minuti. In un palazzo ci sono persone di diverse etnie che suonano canzoni completamente diverse. I diversi suoni, sovrapposti, creano rumore e rabbia. Alla fine del corto però si accorgono che è meglio suonare tutti insieme e quindi creano una bellissima melodia.

Questo è stato il primo dei tanti incontri che si terranno a Jesi. L’ultimo incontro, invece, si terrà a Senigallia, per il programma completo potete visitare il sito ka.pepelab.org

Noi ragazzi della IIA ci tenevamo a ringraziare Sabrina Maggiori, Evelyn Puerini e Roberto Paganelli per averci accompagnato in questo bellissimo viaggio alla scoperta dei cortometraggi d’animazione.

Simona Ronca, IIA

 

Come non essere orgogliosa delle mie alunne ed alunni?

Dall’inizio del progetto KA NUOVO IMMAGINARIO MIGRANTE si sono dimostrati interessati e disponibili ad imparare; hanno accolto con entusiasmo le attività che abbiamo svolto in classe con le nostre amiche e compagne di viaggio Evelyn e Sabrina.

Forse al primo impatto qualcuno era un po’ scettico, non sapeva che pesci pigliare, che lezione sarà se parliamo di animazione digitale e guardiamo cortometraggi animati?

Invece è bastato il primo incontro, nel quale abbiamo conosciuto anche Roberto, per far crollare tutti i dubbi ed intraprendere un percorso sorprendente che ci ha portato alla scoperta di un mondo sconosciuto.

Di ogni film abbiamo cercato di capire le caratteristiche tecniche e il significato più nascosto, quello che l’autore ci vuole comunicare attraverso la sua arte. All’inizio non è stato facile, siamo abituati a fermarci alla superficie, ma con l’aiuto di Evelyn e Sabrina ci siamo posti le giuste domande per scavare in profondità e comprendere le tematiche affrontate, ma anche un po’ meglio noi stessi.

Grazie agli organizzatori, ma soprattutto grazie alle ragazze e ai ragazzi della IIA.

 Greta Scorcelletti


serata 12