Model

Il progetto è nato da una discussione in classe tra docenti ed alunni sulla notizia dell’imminente demolizione del vecchio stabile situato in viale della Vittoria, fino a pochi mesi fa adibito a struttura sanitaria. L’edificio, che ha subito in modo evidente il passare del tempo, è ormai un’entità grigia e triste che potrebbe lasciare il posto a qualcosa di più bello, in risposta alle mutate esigenze della cittadinanza. Ora che Jesi ha un nuovo ospedale, il “Carlo Urbani”, nell’area del Viale della Vittoria potrebbe sorgere qualcos’altro…ma cosa? Per trovare una risposta a questa domanda abbiamo visitato siti e osservato foto di luoghi bellissimi costruiti in diverse parti del mondo con criteri di sostenibilità ambientale, utilizzando materiali riciclati e/o naturali, puntando all’utilizzo di energie rinnovabili, decostruendo e ripristinando aree verdi. La proposta che avevamo letto e che più ci aveva preoccupato, in effetti, era stata quella di sostituire l’ospedale con un possibile parcheggio. Secondo noi, infatti, Jesi ha bisogno di dare un volto nuovo ad alcune aree piuttosto degradate e di scoraggiare la circolazione delle auto soprattutto nelle zone ad alta densità di traffico come il Viale della Vittoria. Abbiamo subito coinvolto la prof.ssa Rossana Minacapilli, docente di tecnologia della nostra scuola, nonché valente architetto, che ci ha spiegato le varie fasi del progetto di riqualificazione di uno spazio urbano. Quella che più ci ha interessato è la “Progettazione partecipata”, per cui ogni classe della scuola Federico II è stata chiamata a dare il suo contributo di idee. Le classi prime si sono occupate dell’area esterna dedicata a bambini e ragazzi, progettando e disegnando un grande parco giochi, uno skate park e un campo polifunzionale per calcetto, basket, pallavolo. Le classi terze, invece, hanno lavorato all’ area esterna destinata a tutti i cittadini immaginando uno spazio per rappresentazioni teatrali, recite, sfilate di moda, mostre fotografiche e uno riservato alla coltivazione di fiori o alla creazione di un orto urbano, prevedendo anche uno stand per la vendita al pubblico dei vari prodotti. Il tutto inserito in una cornice verde attrezzata con panchine, tavoli, fontane e attraversata da percorsi pedonali pieni di varie tipologie di piante, arbusti e fiori nel rispetto della locale biodiversità. Infine le classi seconde si sono dedicate alla parte interna, cioè l’area dell’edificio che non sarà demolita. Secondo i nostri compagni i locali potrebbero essere destinati ad attività ludiche e di svago per tutte le età, realizzando sale polivalenti per la lettura, tornei di scacchi e burraco, conferenze e video proiezioni per garantire l’utilizzo degli spazi anche nei mesi più freddi. Un’altra ala dell’edificio potrebbe invece ospitare un Museo dedicato alla lavorazione della seta e alla figura delle “filandare” che hanno caratterizzato l’economia del nostro territorio per decenni.
Nella fase di ideazione del progetto noi docenti avevamo come principale obiettivo quello di lavorare sulle competenze di cittadinanza, proponendo agli alunni un compito di realtà con il quale confrontarsi, mettendo in campo le conoscenze apprese, la capacità di risolvere problemi e la loro sorprendente creatività. E’ nostra ferma convinzione, infatti, che è oltremodo importante coinvolgere i giovani nella vita della realtà locale, dar loro gli strumenti per leggere il mondo circostante ed interpretarlo. Costruire così il loro pensiero critico li renderà un giorno cittadini adulti, consapevoli e responsabili del bene comune che ci è stato affidato.

Prof.sse Greta Scorcelletti e Maria Alessandra Bini